Condividiamo l’intervista di CdO Insubria, pubblicata il 2 Maggio 2025. Leggi qui l’articolo originale
“La spiritualità è concretezza”. Le contrapposizioni non intimidiscono Barbara Marchica, che fa sintesi di forma e sostanza per trovare la dimensione profonda ed estesa dell’applicazione della fede anche nella vita imprenditoriale. La sua formula non è la rivisitazione contemporanea della dottrina sociale che la chiesa italiana custodisce, dopo averla fatta nascere. La sua applicazione va oltre l’economia e l’organizzazione produttiva, avvolge e porta in piano il ruolo delle relazioni, della connessione che i valori cristiani pongono come presupposto comunitario e di identità individuale. “Sappiamo tante cose ma non sappiamo farle”: il richiamo è continuo all’applicazione, alla pratica, al gesto attivo che assume potenza grazie alle virtù spirituali.
L’impegno di Barbara è tutto mirato ad abituare le persone – primi fra tutti gli imprenditori – a coltivare la propria interiorità, a dare evidenza a quelle competenze che vanno oltre la buona volontà, per colmare il gap tra la forza del contenuto e la debolezza della forma. Lei per prima ha dovuto compiere questo sforzo quando ha deciso di trasformare gli studi teologici in un lavoro. Obiettivo di per sé arduo, ma ancor più impervio per una donna, in Italia.
Eppure Barbara questa intuizione che la religione potesse attivare anche un percorso per il potenziamento delle qualità e delle attitudini umane l’ha avuto come chiaro riferimento per tutto il corso dei suoi studi, dal liceo scientifico al dottorato in teologia sul counseling spirituale svolto tra Padova e New York. Tra il desiderio di lavorare nell’editoria e l’opportunità di dedicarsi alla formazione, Barbara ha sviluppato all’interno dell’Academy di Spiritual Counseling un metodo per recuperare le qualità che le persone già portano al loro interno. “È la teologia accessibile per le persone. Primi tra tutti gli imprenditori, che per natura sono dei facilitatori di relazioni. Basta dare buona forma alla loro già ottima sostanza”.
La sua Accademia opera con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e dei partecipanti ai corsi il 40% sono religiosi con una sensibilità vivace riguardo alla necessità di dare vita ad un percorso di positiva contaminazione sociale grazie alla fede. E della esigenza allargata di essere persone centrate, trovare risposte a esigenze di senso e legami con i valori tradizionali, si nutre la più recente e originale delle attività di Barbara: la Christian Influencer su Instagram, con una crescente comunità di oltre 80.000 follower.
“L’evangelizzazione digitale non è presidiata, ma è una realtà che va coltivata modulando linguaggio, riferimenti e citazioni. Le domande che mi arrivano nei commenti o nel messanger sono sintomi di una ricerca importante che è in atto: come introdurre nella propria giornata momenti di meditazione e preghiera, la gestione dell’ansia con spirito cristiano, la scoperta della volontà di Dio nella vita di ciascuno”.
L’esperienza che Barbara porta in Compagnia delle Opere Insubria trova riscontro nelle necessità di imprenditori e manager con la consapevolezza di non sapere già tutto e aver capito tutto, ma di vivere una ricerca continua verso la lucidità emotiva, la comunicazione più autentica, la decisionalità e l’assertività in linea con valori cristiani. In altre parole, lo sviluppo di uno sguardo umano, non solo utilitaristico al giro dei tempi che per essere vissuti e gestiti richiedono una focalizzazione sulle qualità umane. Una sorta di passaggio in continuità tra spirito d’impresa e spiritualità d’imprenditore.