Condividiamo l’articolo uscito su Studenti.it a firma di Federica Gasbarro. Leggi qui l’articolo originale

La fede è virale: Barbara Marchica unisce teologia e social, rendendo la spiritualità accessibile a chi cerca ascolto e autenticità online.

Quando la fede diventa virale

C’è un reel che supera i due milioni di visualizzazioni. Nessuna challenge, nessuna moda, solo una preghiera. È questo il cuore del progetto di Barbara Marchica, prima Christian influencer italiana, che porta online una fede capace di essere pop senza perdere profondità.

Barbara non si limita a pubblicare contenuti: costruisce una community viva, fatta di persone che si riconoscono in un messaggio semplice, accessibile e radicato nella quotidianità.

Un percorso spirituale che inizia da Gerusalemme

Barbara cresce in un ambiente salesiano, ma è un viaggio a Gerusalemme, a 18 anni, a dare la svolta. L’incontro con una guida laica le apre nuove prospettive, spingendola a studiare teologia tra l’Italia e gli Stati Uniti.

Dopo la laurea, ottiene un dottorato alla Facoltà Teologica del Triveneto e alla Fordham University di New York. La passione per il dialogo interreligioso e il desiderio di rendere la spiritualità concreta diventano il filo conduttore del suo lavoro.

Counseling spirituale, il progetto che unisce ascolto e teologia

Durante il percorso accademico, Barbara scopre il counseling spirituale e pastorale, un approccio che intreccia spiritualità, psicologia e formazione. In Italia è ancora poco conosciuto, ma lei ci crede e fonda nel 2020 una vera e propria academy, con un metodo chiamato SPEED: Sentire, Pensare, Discernere, Scegliere.

Il riconoscimento arriva presto: la proposta ottiene il patrocinio dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e l’accreditamento di AssoCounseling. Nel 2023 nasce Spiritual Counseling, il primo progetto cattolico italiano che integra teologia, counseling e relazioni d’aiuto.

Instagram, il nuovo spazio dell’ascolto

Barbara non si ferma al mondo accademico. Porta la sua voce su Instagram, dove costruisce uno spazio reale di confronto e riflessione. Parla di fede senza moralismi, affronta argomenti come solitudine, colpa, relazioni, scelte, sempre con parole semplici e autentiche.

“I social non sono vetrine, sono abitati da persone vere”, racconta. E proprio in questa autenticità sta il suo successo: nessuna predica, solo un invito all’ascolto e alla scoperta di sé.

Barbara dimostra che anche la fede è virale, quando sa mettersi in dialogo col presente.