La fede diventa virale su Instagram
Riportiamo l’articolo apparso a firma di Laura De Benedetti su Luce!, l’inserto QN La Nazione il 20 Giugno 2025. Clicca qui per l’articolo originale
Per una donna ambire a una carriera ecclesiastica, nel mondo cattolico, è impossibile. Non si può assurgere al ruolo di sacerdote, figurarsi diventare vescova o papa. Dopo 2mila anni di storia, ancora oggi solo gli uomini possono dire messa o impartire sacramenti nel mondo cattolico.
Michela Murgia docet

L’intellettuale Michela Murgia, che aveva alle spalle studi teologici compiuti presso l’istituto di Scienze Religiose della Diocesi di Oristano, aveva già provato a mediare tra femminismo e patriarcato religioso di stampo cattolico con alcuni saggi, da Ave Mary a God Save The Queer, veri e propri manifesti nati dall’esigenza di conciliare una fede profonda con l’empowerment di tutti coloro che non sono maschi: le donne, metà della popolazione mndiale, e le persone Lgbtq+. Ora, con la diffusione social, il modello unico imposto ai credenti, di un uomo sul soglio di Pietro, rischia di essere superato anche nella comunicazione a carattere spirituale e teologico. Diverse ‘influencer di Dio’, come potremmo chiamarle adattandoci al comune parlare senza volere peccare di averne pronunciato il nome di Dio invano, promuovono la fede su Instagram, con reel da milioni di utenti a preghiera: certo come numeri siamo ancora lontani dagli spettatori in attesa della fumata bianca per eleggere il papa di Roma trasmessa in mondovisione dal Vaticano, ma comparando i mezzi a disposizione, il successo è evidente. In ogni caso si tratta, comunque, di figure preparate o esempi di fede tradotta nella pratica quotidiana. È il caso di Barbara Marchica, teologa e Christian Influencer, e Ilaria Di Vaio, ambasciatrice di Compassion Italia.
Barbara Marchica, la teologa di Instagram
Barbara Marchica, la Teologa di Instagram
Un reel sulla preghiera che supera i 2 milioni di visualizzazioni. Una community su Instagram che cresce giorno dopo giorno. Dietro a questi numeri, c’è Barbara Marchica, teologa con un dottorato e un metodo strutturato, che ha scelto di portare la fede fuori dagli ambienti tradizionali, in un ponte tra gli studi teologici e la vita quotidiana. Si definisce, con i suoi 85mila fllower, Teologa di Instagram e prima Christian influencer italiana. Parla di fede cristiana in modo accessibile, con alle spalle tutta la solidità di una donna che ha dedicato oltre dieci anni allo studio della teologia, con esperienze accademiche tra l’Italia e gli Stati Uniti. Marchica è cresciuta coi salesiani, ma è un viaggio a Gerusalemme, a 18 anni, a segnare la svolta: l’incontro con una guida del posto, laica ma con una grande conoscenza delle religioni, accende in lei una curiosità che si trasforma in passione, in vocazione e in progetto imprenditoriale. Sceglie così di studiare Teologia, intraprendendo un percorso lungo; i dubbi, anche sui possibili sbocchi professionali, non mancano. Dopo dieci anni, conclude il ciclo con un dottorato alla Facoltà Teologica del Triveneto in collaborazione con la Fordham University di New York. Durante i suoi studi scopre il counseling spirituale e pastorale, ancora sconosciuto in Italia, che diventerà non solo il tema della sua tesi, ma anche il cuore della sua ricerca dottorale. E decide: invece di cercare un lavoro, è arrivato il momento di crearne uno nuovo.
La nascita di Spiritual Counseling
Nel 2020 Marchica lancia la prima Academy per diventare Spiritual Counselor, basata sul metodo Speed, da lei ideato, che guida la persona attraverso quattro momenti fondamentali: Sentire, Pensare, Discernere, Scegliere. L’Academy ottiene il patrocinio dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e l’accreditamento di AssoCounseling, segnando un riconoscimento sia ecclesiale sia professionale. Nel 2023 nasce ufficialmente Spiritual Counseling, la prima realtà cattolica in Italia che unisce teologia, competenze relazionali e counselling psicologico. Un progetto imprenditoriale fondato su solide basi accademiche che offre strumenti pratici per ritrovare se stessi, comprendere la propria fede e costruire relazioni più sane.
Portare la fede nel digitale
Contemporaneamente, Marchica costruisce la sua presenza online: “I social non sono solo vetrine, ma luoghi frequentati da persone vere. Portare la fede nel digitale significa creare spazi di ascolto, non di predica. È lì che oggi si costruisce l’evangelizzazione: nella capacità di incontrare le persone dove sono, con rispetto, empatia e accoglienza” afferma Barbara Marchica. La Teologa di Instagram si propone con una fede salda, competente, capace di parlare con leggerezza, che non rinuncia alla femminilità. L’obiettivo è aiutare le persone a trovare risposte alle sfide quotidiane: come capire la volontà di Dio? Come affrontare il senso di colpa? Come vivere la solitudine da single? Marchica racconta la dimensione spirituale con parole semplici per includere coloro che si sentono esclusi o distanti dal linguaggio religioso tradizionale.
Ilaria Di Vaio, ‘predicatrice’ e mamma
Ilaria Di Vaio, l’influencer che cita la Bibbia
Non solo teologhe, non solo cattoliche. Il mondo delle Christian influencer è abbastanza vasto. Tra queste c’è Ilaria di Vaio, su Instagram @divaioilaria, 179mila follower, è mamma di tre bambine, che compaiono con lei sui social. Sui suoi canali parla di fede, alcuni reel hanno superato i 2 milioni di visualizzazioni. Talvolta sconcerta un po’ l’alternanza di fede e, ad esempio, di prodotti per il trucco, o, sulla pagina web, della vendita via Vinted, dei vestiti suoi e delle bimbe. D’altra parte è nata influencer e poi ha fatto emergere le proprie passioni. A piacere, di Ilaria Di Vaio, sono proprio i canali YouTube e Spotify dove con video o solo con voce, tratta di spiritualità e di come la Bibbia possa entrare nelle vite delle persone, con i suoi insegnamenti.
È già tutto scritto, sembra ricordare l’influencer, che è ambasciatrice di Compassion Italia, onlus internazionale che opera da 70 anni per sostenere i bambini più poveri. Su YouTube il canale, nato nel 2024, si chiama TGB (Thankful, Grateful, Blessed) ed è nato per dare risposte alle tante domande che Di Vaio riceve sul suo profilo Instagram: “Genitore tossico, ti devo onorare?” è il quesito cui cerca di dare una risposta tramite le sacre scritture. Cosi come, ricorda, è bene “Non cercare pagliuzze negli occhi degli altri”, o “Non c’è niente che Dio non possa perdonare”. Queste donne non salgono su nessun pulpito ma si pongono come interlocutrici dirette, ancorché digitali. Di certo sono una ‘nuova via’ per parlare degli insegnamenti del cristianesimo, anche con voce femminile.